mercoledì

2048 personaggi in cerca d'autore

La pioggia battente. Le urla. I dipinti sulla facciata, i mattoni, gli alti guai. Tutte cose inutili e incomprensibili. Ancora una volta, faceva fatica a distinguere.

Si scrollò la stanchezza di dosso, e si alzò. La ragazza non si sentiva un granché. Toccandosi la mano destra notò già qualcosa di strano. Alzò la manica del pigiama, e vide un orrendo sfogo rosso. "NO, basta, ora cosa cazzo è?" e come se non bastasse, sentì un bisogno urgente. Si alzò, per poco non sfondò la porta, e corse nel bagno. Si inginocchiò davanti alla tazza e diede di stomaco.
Passò un po' di tempo. Si diede una ripulita, e andò in cucina. Non aveva propriamente fame, e neanche voglia di qualcosa di buono. Semplicemente uscì in balcone e si fece la sua sigaretta mattutina. Secondo lei, era la cosa migliore per rilassarsi. Era l'alba. Foreste di antenne nere stagliate su uno sfondo rosso fuoco sembravano quasi muoversi al vento. Fantasticava, pensando a scimmie del Madagascar che si lanciavano da un palazzo all'altro; ippopotami e coccodrilli nelle strade allagate si facevano un allegro bagno, stelle cadenti s'incendiavano all'impatto con l'atmosfera per diventare polvere lentamente. In tutto ciò, un'immagine curiosa e fastidiosa le rimbalzava nel cervello: la sua vecchia maestra che la sgridava e l'accusava di plagio per quello che pensava in quel momento.
Lanciò di sotto il mozzicone e rientrò. Lo sfogo sul braccio era ormai sparito, la pancia brontolava, ma ora andava molto meglio. Prese il coraggio a quattro mani e diede un'occhiata agli orari affissi sul frigo. Trovò in breve ciò che stava cercando, e sentì un sapore acidulo salire in bocca.
"Ancora SD - porca troia."

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