domenica

La terza delle tre

Le sue mani erano sporche.
Si, decisamente.
Per questo si trovava in bagno: per lavarsele.
Era rincasato abbastanza tardi, ormai mancava poco all'alba. I suoi due coinquilini dormivano allegramente. Sbagliato: certe notti vanno vissute.
O forse per loro era meglio così. Si, decisamente. Cosa sarebbe successo se l'avessero incontrato in quel frangente? Meglio non pensarci. Decisamente.
Alberto Guarino chiuse il rubinetto. Alzò lo sguardo e, per un caso, si fissò negli occhi. Vide qualcosa. Durò un attimo, e quel qualcosa non c'era più, mai esistito.
Si girò a prendere l'asciugamano. Strano come molte volte si sentisse seguito da qualcuno... Era forse un senso di colpa? Improbabile. Allora, doveva essere la paura... E anche questo era strano, non era il tipo. Ma evidentemente, gli ultimi avvenimenti lo stavano cambiando. Si, decisamente. Non poteva che essere così. Posò l'asciugamano.
Uscendo dal bagno, controllò che gli altri due dormissero sul serio. Piano, piano, si avvicinò alle porte, prima di lei, poi di lui, e ascoltò in silenzio. L'unico rumore erano gli strani versi di lei durante il sonno, colta da qualche specie di incubo, o disturbo strano. Tutto normale quindi. Dormivano. Meglio così per tutti, decisamente.
Entrò in cucina. Piccola, poco illuminata. Odiava queste case da studenti. I proprietari lucravano sulla loro pelle e li facevano vivere in dei buchi sporchi. Ma un giorno tutto questo sarebbe finito.
Si versò un po' d'acqua nel bicchiere. Richiudendo il frigo non potè evitare di notare gli orari del giorno dopo.
"Ancora SD..."
E rise con leggerezza.


p.s. Non conosco nessun Alberto Guarino, percui ogni riferimento a cose o persone è casuale :)

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